Abbiamo già accennato al portamento della coda un po’ di mesi fa nel barbone. Ultimamente si notano sempre più di loro che non la portano nella maniera corretta come lo standard cita. Cosa sta succedendo??
Facciamo un passo indietro! Parecchio tempo fa si tagliava la coda al barbone ai cuccioli appena nati la prima vertebra o un terzo della lunghezza originale affinché non rimanesse troppo lunga. Si pensava che il barbone nascendo come cane da caccia da riporto alle anatre essa poteva essere di intralcio e propensa a procurarsi ferite. Molti la recidevano per vincere concorsi di bellezza e per aumentare il valore commerciale del cane. Con la ratifica della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia entrata in vigore il 1 novembre del 2011, gli stati europei firmarono contro l’amputazione della coda e delle orecchie che devono avvenire solo come interventi teraupetici e non come estetici.
Una sentenza cita che chi taglia la coda o le orecchie a un cane commette reato di maltrattamento di animali e rischia la condanna della reclusione da 3 a 18 mesi e multe da 5000 a 30000 euro!!

Detto questo da allora molti barboni sembrano non portare più bene la coda no nel modo corretto. Lo standard FCI n172 dice che la coda del barbone deve essere inserita alta al livello della linea del rene (portamento ideale alle ore 9,10 in rapporto alla linea del dorso). Cosa devo pensare che in quei tempi erano talmente ben tagliate da farle pensare corrette?? Code troppo schiacciate sulla schiena, arricciate, troppo base ecc ecco cosa vediamo oggi in gara e in giro!!!!
Mi viene da pensare che c’è un fattore ereditario se troviamo questo problema troppo presente. C’è da notare che coprendo due soggetti con code giuste, la prole tende a portarle bene, se un genitore è nello standard e l’altro no la cucciolata sarà mista, di solito!!!!
Sta ai proprietari e agli allevatori di cercare di eliminare il più possibile questo problema cercando di non coprire soggetti portatori. Non bisognerebbe esporli in gare di bellezza, non essendo conformi al regolamento e non commerciarli. Dobbiamo cercare di migliorare la razza con una forte selezione e con maggiori controlli dei prodotti ottenuti.
Anche il privato dovrebbe essere più informato e messo in guardia su ciò che prende per non trovarsi con problematici cuccioli. Rispettare lo standard è un dovere di tutti!!!!! Molte nazioni lo stanno facendo speriamo che anche l’Italia faccia la sua parte.